Le migliori intuizioni spesso arrivano quando non ce lo aspettiamo e siamo impegnati con tutt’altro.
(In realtà tutto ciò ha anche una spiegazione scientifica, e dipende da come funziona il nostro cervello).
Mentre noi eseguiamo meccanicamente impegni di tutti i giorni, improvvisamente arriva quel pensiero che ci svolta la giornata. Ed in effetti non mi aspettavo assolutamente di trovare la risposta alle mie ripetute domande proprio mentre lavavo i piatti!
Mi sono posta una semplice domanda: “cosa voglio davvero?“.
Spesso mi rispondo in diversi modi che creano soltanto confusione.
Questo mi ha portato allora a chiedermi “lo desidero, ma ne ho bisogno? Lo voglio?“. E da qui è nata una riflessione che mi ha portato ad andare ad analizzare la differenza tra due verbi che utilizziamo molto quando cerchiamo di esprimere una nostra necessità o obiettivo: desiderare e volere.
Ma effettivamente che differenza c’è? Ed alla fine come prendiamo decisioni? Dalla ragione o dalle emozioni?
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Differenza tra desiderare e volere
desidèrio: s. m. [dal lat. desiderium, der. di desiderare«desiderare»]. – Sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l’attuazione di quanto possa appagare un proprio bisogno fisico o spirituale […]
“Desidero tanto…”
Questa frase esprime un desiderio che ci piacerebbe colmare subito, e comunica quasi un bisogno impellente. Nasce da un desiderio, e si sa, i sogni son desideri di felicità.
Quanto c’è di razionale in quest’affermazione? Quando desideriamo, vorremmo soddisfare una necessità interiore. Sembrerebbe quasi che il desiderio sia qualcosa che nasce da dentro.
Una bramosia per soddisfare un bisogno interiore.
Lo voglio!
volére: Porsi come obiettivo il raggiungimento di una meta, il conseguimento di qualcosa o il compimento di un’azione
Se desiderare qualcosa da voce ai nostri istinti e bisogni; Il voler raggiungere un obiettivo quindi da finalmente spazio alla ragione!(?). Più concretamente il verbo volere da voce alla realizzazione dell’io e dei propri obiettivi.
Eppure, non credo che la forza di volontà sia qualcosa che nasca soltanto dalla ragione. Questo perché spesso la forza di superare gli ostacoli ha un che di quasi sovrannaturale che sembra nascere da dentro di noi ed allo stesso tempo provenire da fuori.
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Prendere decisioni
Studi Scientifici
In sintesi sembrerebbe che: il volere sia più razionale (voluto) rispetto al desiderare . Ma allo stesso tempo è sostenuto da una base di sentimenti ed emozioni che alimentano le nostre azioni.Ed in realtà non mi sono tanto sbagliata da questa mia sensazione.
‘E stato scoperto che il decision-making (la capacità di prendere decisioni) è fortemente collegato alla capacità di riconoscere le proprie emozioni.
Lo strano caso di Elliot
Ho letto la storia di Elliot nel libro Cervello – Manuale dell’utente ed è raccontata integralmente in L’errore di Cartesio. Emozione, ragione e cervello umano.
Ti racconto brevemente di come la sua triste storia abbia portato importanti scoperte sul funzionamento del cervello umano.
Elliot era un uomo di successo con una vita soddisfacente. Sfortunatamente un tumore in uno dei lobi frontali lo costrinse ad un’operazione che gli cambiò la vita.
L’intervento gli sradicò totalmente la capacità di provare emozioni. Questo potrebbe far pensare che Elliot sia diventato una persona estremamente razionale.
Eppure, questo tragico evento portò Elliot totalmente incapace di prendere qualsiasi decisione. Neppure scegliere cosa mangiare e neppure quale penna prendere.
Grazie a lui, oggi sappiamo che le emozioni non sono d’intralcio nel prendere decisioni, ma tutt’altro. Sono alla base delle scelte. E soprattutto di quelle ben fatte.
L’eterna indecisa
Perchè tutto questo trip mentale?
In questi giorni/settimane/mesi (forse anche anni? vabbè dai… in tutta la mia intera esistenza) mi sono sempre chiesta che cosa volevo fare nella mia vita.
Non che io non abbia preferenze, anzi, mi piacciono fin troppe cose! Semplicemente non riesco mai a scegliere.
Quando devo scegliere cosa fare divento nervosa. Perché vorrei fare tutto, ma finisco col non fare niente per l’ansia, paradossale? No, normalissimo!
Non si può voler tutto e l’indecisione mi fa entrare in palla. Ad un certo punto è necessario compiere delle scelte.
Così ho iniziato a chiedermi di cosa ho realmente bisogno, ma soprattutto, cosa voglio realizzare. Cosa voglio raggiungere dopo che prendo certe decisioni? Qual è il mio obiettivo? Perché lo faccio?
Come abbiamo visto prima, entrare in contatto con le proprie emozioni è fondamentale per scegliere e per scegliere bene. Ecco perché una persona emotivamente instabile ha oggettive difficoltà a compiere delle scelte.Varrebbe la pena lavorare sulla propria Intelligenza Emotiva.
Ragiona ma non procrastinare
In definitiva, puoi decidere di prendere le decisioni senza pensarci molto ascoltando il tuo istinto. Ma per esperienza so che non sempre è positivo. Puoi soddisfare un desiderio, ma potresti non aver ragionato molto sulle conseguenze e su ciò di cui avevi realmente bisogno.
Inoltre, vorrei farvi notare che spesso siamo portati a scegliere la strada più facile semplicemente perché è la meno faticosa. Non perché la vogliamo davvero!
E su questo ci sarebbe da scrivere un intero altro post, perché purtroppo per tanti anni ho scelto sempre la via più semplice sacrificando le mie vere passioni. Ho vissuto interi anni come se non stessi vivendo.
Però tutto è cambiato nel momento in cui ho deciso veramente di agire. A volte anche sbagliando.